Porta Nova – maggio 1907

In questa rubrica vogliamo raccogliere circostanze e fatti che nel corso del tempo hanno messo in pericolo alcuni dei nostri “beni”, patrimonio culturale più o meno importante della nostra comunità.Il titolo è tratto da un verso diValerio Valeri, poeta satirico corinaldese, che con questa espressione indicava le scelte, non sempre illuminate, a danno di vie, piazze, mura e palazzi del nostro centro storico, scelte fortunatamente spesso non andate in porto per i motivi più diversi.

Sul finire dell’800 il comune di Corinaldo stava cercandodi risolvere l’annoso problema rappresentato dalla viabilità nel centro storico. Un progetto di apertura verso l’esterno di Via Spirito Santo (oggi Cimarelli) con tanto di portaogivale e finte torri medievali, fortunatamente non si eraconcretizzato per la cronica mancanza di fondi.

L’attenzione si sposta quindi verso Porta Nova. Nel Consigliodel 16 maggio 1907 viene approvata a larga maggioranza lademolizione totale della porta con la motivazione che tale passaggio risultava troppo stretto e inadatto a sopportarel’intero traffico in entrata e in uscita. A parere di alcuniconsiglieri era addirittura opportuno adottare la variante al progetto che prevedeva la demolizione anche del torrione attiguo. Fortunatamente il progetto verrà bocciatodall’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti.

Il Consiglio comunale di Corinaldo si pronuncerà allora con note accesamente risentite contro tale bocciatura affermando che mentre paesi vicini per ragioni di utilità avevano abbattuto non solo le porte ma anche le mura, Corinaldo non poteva disfarsi neppure di una semplice porta che “non ha relazione con l’antichità delle mura (chiamandosi appunto Porta Nova!) e non ha alcuna importanza storica” (sic). Punti di vista.