
Grande partecipazione per Domenica 11 maggio alla XXXI Edizione “CHIESE APERTE” con Dario Cingolani
Grande partecipazione Domenica 11 maggio alla XXXI Edizione della manifestazione nazionale promossa dall’Archeoclub d’Italia denominata “Chiese Aperte” nell’anno del Giubileo 2025.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno preso parte all’evento, sinonimo di grande interesse per questi fondamentali temi culturali.
Si è trattato di un importante appuntamento caratterizzato quest’anno dalla concomitanza con il Giubileo Universale ordinario della Chiesa Cattolica 2025, detto anche Giubileo della Speranza. La sede di Corinaldo ha deciso di presentare al pubblico la chiesa di Santa Maria in Portuno oggi detta di Madonna del Piano. A raccontare le vicende del più antico edificio esistente a Corinaldo sarà Dario Cingolani. Autore di numerose pubblicazioni di contenuto storico e umanistico di lui vanno ricordati, solo riferendoci a Corinaldo lavori quali: Vita ed opera di un tardo umanista, dedicato alla figura di Vincenzo Maria Cimarelli del 1988; Corinaldo nel Quattrocento: cultura e società del 1991; Corinaldo: istituzione scolastica e insegnamento attraverso i secoli del 2011; Corinaldo, dalla rocca dell’Accattabriga al monastero della monache benedettine del 2012; Il Comune di Corinaldo attorno al 1517. forme e figure dell’amministrazione della cosa pubblica del 2017; La parrocchia di San Pietro di Corinaldo e La storia della chiesa che non c’è del 2021.
Inoltre da qualche tempo ha avviato e portato ormai a compimento un approfondito lavoro di ricerca per una ormai imminente pubblicazione dedicato appunto alla chiesa di Santa Maria in Portuno che è il luogo scelto dall’Archeoclub di Corinaldo per l’edizione 2025 di “Chiese Aperte”.
Si tratta di un sito e di un edificio oggetto di scavi archeologici e di conseguenti studi tutti però limitati all’antichità e fino al tardo Medioevo.
L’incontro con Dario Cingolani è stato l’occasione per conoscere meglio le secolari vicende di questo luogo di culto la cui origine sembrerebbe potersi datare tra il VII e l’VIII secolo come attestano le tombe cristiane lì ritrovate, mentre gli scavi condotti dall’Università di Bologna consentono di far risalire la costruzione dell’attuale edificio di culto cristiano ad una fase compresa tra X e XI secolo.
